Documenti per il Matrimonio Cattolico

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Matrimoni a Sorrento i documenti per il rito cattolico

Se si è scelto di sposarsi con rito cattolico, c'è bisogno di una serie di documenti per rendere valido il matrimonio:

- Il Giuramento: gli sposi dovranno andare circa novanta giorni prima d'avanti al parroco che separatamente gli formulerà delle domande, sotto giuramento. Le risposte a tali domande dovranno confermare la condivisione dei valori cristiani del matrimonio
In questa occasione dovranno presentare i seguenti documenti:

Certificato di battesimo ad uso matrimonio da richiedere nella parrocchia dove si è stati battezzati;
Certificato di cresima da richiedere nella parrocchia dove si è stati cresimati;
Certificato contestuale ad uso matrimonio da richiedere in circoscrizione.

Una volta presentati questi documenti, il parroco provvederà a preparare le pubblicazioni religiose per le parrocchie dei due fidanzati, e rilascia alla coppia il Modello dieci che dovrà essere presentato al Comune. Tale documento servirà per il rito del matrimonio civile e per le pubblicazioni del matrimonio al Comune.

Espletate tutte le formalità i fidanzati consegneranno poi, le pubblicazioni al sacerdote che li sposerà, che a sua volta consegnerà un documento da portare al Vicariato di appartenenza per ottenere il Nulla Osta ecclesiastico nel caso in cui il matrimonio verrà celebrato in penisola sorrentina ma non si è residenti in zona.
Se si sceglie Sorrento per il matrimonio, da ricordare che è possibile sposarsi in zona anche se non si è residenti, l'importante è avere la cittadinanza e la residenza in Italia. Per matrimoni stranieri purtroppo la Curia di Castellammare-Sorrento non permette la celebrazioni nella città del Tasso.
In questo caso molti sposi scelgono la vicina Positano per poter celebrare il rito religioso per poi scegliere una location a Sorrento per il ricevimento.
Al parroco della Chiesa prescelta dovrà essere consegnata tutta la documentazione autenticata dalla Curia, e questo rilascerà alla coppia il documento del “consenso religioso”, confermando così la data delle nozze.